«Se è vero che siamo quello che mangiamo, io voglio mangiare solo cose buone!» Rémy, il piccolo topo cuoco del cartoon Pixar, Ratatouille, ha le idee ben chiare sull’importanza di mangiare cibo genuino e – perché no – proveniente da un orto personale.
Al cinema, le verdure hanno avuto spesso un ruolo da protagoniste inconsapevoli o da comprimarie di prim’ordine. Il film d’animazione Ratatouille, ambientato in una cucina parigina, ne è sicuramente un esempio, già dal titolo. La zuppa realizzata dallo topo-chef è sicuramente più elaborata e particolare di una classica ratatouille – che non è altro che uno stufato di verdure a base di zucchine, melanzane, peperoni rossi e gialli, pomodori e cipolla – inventata dai contadini della Provenza per non sprecare gli avanzi del raccolto. La zuppa di Rémy vale infatti una recensione positiva da una critica gastronomica e un lieto fine assicurato.
Anche nel più recente cartoon Pixar, Luca, ambientato in Liguria, il cibo ricorre con frequenza, in particolare la pasta al pesto e – nemmeno a dirlo – il basilico, pianta aromatica che è tra gli stereotipi più frequenti dell’Italia a tavola.
Se pensiamo al binomio cinema-ortaggi, il primo film cult che viene in mente è sicuramente Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno, storia di due donne anticonformiste che combattono razzismo, maschilismo e pregiudizi nel sud dell’America degli anni Trenta; gestiscono il Whistle Stop Cafè dove la specialità della casa sono proprio i pomodori verdi fritti abbinati a una salsa al latte, tipica della tradizione dei paesi del sud degli USA. «Cosa non darei per un piatto di pomodori verdi fritti come quelli che mangiavamo al cafè…» ricorda Ninny mentre racconta la storia delle protagoniste.
Altre due donne in cucina sono Julie & Julia (Amy Adams e Meryl Streep) con la loro storia che s’intreccia senza mai incontrarsi. Il piatto celebre del film è il boeuf bourguignon – pietanza tipica della cucina francese – dove ovviamente la carne è la regina, ma anche le verdure hanno un ruolo fondamentale e sono tantissime: cipolle rosse, cipolline, carote, funghi, prezzemolo, aglio, mix di erbe aromatiche (salvia, alloro, timo e rosmarino), tutte per rendere il piatto ancor più prelibato.
La frutta, poi, non è certo da meno con le sue comparsate sul grande schermo: oltre alle fragole di Ingmar Bergman nel film Il posto delle fragole, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, del premio della critica al Festival del Cinema di Venezia e del Nastro d’Argento, ci sono le mele di Le regole della casa del sidro, protagoniste in questa pellicola di formazione, insieme a Charlize Theron, Michael Caine e Tobey Maguire. Un frutteto, un’azienda di sidro e tante regole da rispettare da parte dei lavoratori stagionali.
Infine ricordiamo Il giardino dei limoni, che racconta la battaglia di una donna palestinese in difesa del proprio limoneto che rischia di essere sradicato per fare posto alla nuova casa del primo ministro della Difesa israeliano. I limoni di Salma sono parte della sua vita, sono legati al ricordo dei genitori e del marito defunto e per loro combatterà coraggiosamente. Ma, il frutto più famoso della storia del cinema resterà sempre la mela rossa di Biancaneve!