Alberi di Natale veri, tanti miti da sfatare

È tempo di scegliere l’albero di Natale e di iniziare a decorarlo. Meglio vero o finto? Quale dei due è più ecologico? L’odore di abete che si sente in casa durante le feste natalizie è qualcosa di tipico e tradizionale, ma in molti pensano che l’albero arrivi da un disboscamento o sia poco sostenibile toglierlo dal suo ambiente naturale per addobbarlo. L’agronomo Luca Crotti sfata questi falsi miti e ci dà anche qualche consiglio su come farlo vivere anche dopo le feste.

 

Luca, come si sceglie un albero di Natale?

Si trovano in vendita due tipi di alberi: zollati, quindi con le radici, o alberi senza radici. Questi ultimi arrivano da interventi di potatura e si tratta di punte di abeti che sarebbero comunque destinati a seccarsi o a essere tagliate per alleggerire la pianta. Gli abeti con le radici, invece, per il 90%, provengono da attività vivaistiche, vengono piantati proprio per questo utilizzo. Nel comprare un albero vero non c’è nulla di anti ecologico anzi, molte aziende, con questa attività, integrano le loro entrate economiche.

Sfatiamo il mito che l’albero di plastica è più ecologico…  

Assolutamente. Quello di plastica può essere più pratico per chi vive in un appartamento, non va ricomprato ogni anno, ma sicuramente non è ecologico. La plastica quando si butta va smaltita, di ecologico non c’è proprio nulla! Inoltre, voglio ricordare che i boschi vanno tagliati di tanto in tanto per alleggerirli e i rami potati posso essere riutilizzati come alberi di Natale. Niente viene sprecato.

Quello vero invece, quando muore, come va smaltito?

Può essere bruciato se uno ne ha la possibilità, usato per la compostiera, oppure tranquillamente buttato.

Una volta passate le feste natalizie come può essere conservato l’abete?

In un vaso non può vivere molto per le caratteristiche proprie delle sue radici, quindi sarebbe bene piantarlo in un giardino, così da poter essere rizollato l’anno successivo o addobbato direttamente fuori. Certo, i nostri giardini non sono molto adatti: sono assolati e asciutti, non è il clima migliore per un abete. Se non vogliamo farlo morire o troviamo giardini alti oppure possiamo portarlo presso le Comunità Montane e scambiarlo con altre piante. In questo modo verrà ripiantato in luoghi più consoni. Gli abeti amano il fresco e la luce, basta pensare quali sono le loro zone di provenienza.

Quante volte va innaffiato?

La terra non deve essere sempre umida: va bene ogni 4 giorni se sta in vaso e ha se ha le radici; per quello senza radici sempre ogni 4 giorni ma riducendo la quantità d’acqua.

 

In che parte della casa è meglio posizionarlo?

Dove può avere luce e lontano da fonti di calore.

Può essere addobbato con qualsiasi cosa?

Sicuramente le lucine non gli fanno molto bene anche se quelle al led non scaldano molto. Di positivo c’è che sopporta bene il peso.

Ci possono essere alternative all’abete?

Ovviamente. Io ad esempio adoro addobbare un ramo spoglio preso in un bosco o nel mio giardino, anche di altre specie.

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